Militari che desiderano ricongiungersi al familiare. Quando è possibile il tribunale si pronuncia:

In linea con quanto stabilito dalle vigenti disposizioni in materia d'impiego, non configurano comunque "situazione straordinaria" "il desiderio di ricongiungimento a familiari del militare o del coniuge i quali, affetti da gravi e invalidanti malattie, possono comunque essere assistiti in modo alternativo
Quale istituto eccezionale e derogatorio rispetto alla suddetta procedura concorsuale, è prevista la possibilità per i militari di presentare istanze di trasferimento c.d. per "situazioni straordinarie", ossia in presenza di problematiche familiari connotate da particolare gravità ed urgenza, che presuppongano l'indispensabilità della loro presenza nella sede di servizio ambita.
La concessione dei trasferimenti della specie è ancorata a presupposti particolarmente rigorosi al fine di non aggirare il sistema ordinario dei trasferimenti su base concorsuale.
Alla gerarchia locale spetta il compito di selezionare i casi meritevoli di considerazione poiché esclusivamente questi saranno sottoposti alle Autorità competenti a decidere.
Si intende dire che, una volta che sia accertato che il parente del militare ha bisogno di assistenza a causa della grave patologia da cui è affetta, quand'anche non continuativa, le modalità di tale assistenza non possono essere stabilite sulla base di circolari ministeriali e a seguito di valutazioni che coinvolgono l'uso della discrezionalità amministrativa, ma, come si è detto, debbono compiersi scelte che siano guidate dalla scienza medica. Solo in tal caso la scelta dell'amministrazione sulla misura da adottare si sarà allineata all'obiettivo da raggiungere, quello di assicurare assistenza adeguata ed efficace (non una qualunque assistenza) al parente gravemente ammalato.
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