L'importanza del badge

Molte aziende non usano alcun sistema di rilevazione della presenza.

Il lavoratore allorquando si reca al lavoro, inizia la propria attività lavorativa e non segna l'orario d'ingresso oppure gli viene sottoposto un foglio che non ha nessuna valenza probatoria in caso di giudizio.

Alla fine della prestazione lavorativa lascia il posto di lavoro senza segniare l'ora di cessazione dello stesso oppure sottoscrive un documento che può essere in qualsiasi momento disconosciuto dall'azienda. La mancata rilevazione della presenza lavorativa è assai rischiosa e comporta la non identificabilità delle ore lavorate.

Alla luce di ciò, il datore di lavoro può in questi casi determinare l'orario di lavoro basandosi solo ed esclusivamente sugli accordi effettuati in sede di sottoscrizione del contratto individuale oppure può effettuare il calcolo della retribuzione in base alla sottoscrizione di fogli che non hanno nessun valore. Questo modus procedendi comporta che il lavoratore non potrà mai essere a conoscenza dell'orario effettivamente prestato e il datore di lavoro non potrà mai contestare a fronte di dichiarazioni testimonali incontrovertibili all'indicazione del quotitativo di ore dichiarato dal lavoratore. Questo comporta per il lavoratore, che riceverà una retribuzione sempre non in linea con l'attività effettivamente svolta e per il datore che si ritrovi ad effettuare il pagamento di prestazioni non ricevute. Ragion per cui appare doveroso l'utilizzo degli strumenti di rilevazione, quali i badge.

 E tutti i lavoratori dovrebbero chiedere che l'azienda presso la quale si lavora utilizzi un sistema di controllo dell'orario che possa garantire i diritti dei lavoratori e i datori di lavoro dovrebbero utilizzare tali strumenti di rilevazione affinchè non vi sia dubbio sullè'attività prestata.

Per saperne di più, mandare un messaggio vocale all'avvocato Laura Lieggi al 349 444 2639 o scrivere una mail a legale@studioavvocatolieggi.com.